domenica 2 dicembre 2012

14/10/2012 - Entracque


Sono particolarmente contento di poter scrivere questo post sul mio blog, per una serie di motivi. 
Trattandosi di una gara promozionale organizzata dalla società a cui appartengo, l'Oricuneo, è sempre motivo di orgoglio vedere l'impegno profuso dagli organizzatori per rendere possibile la competizione; poi si corre su una carta totalmente nuova, realizzata con grande professionalità dal cartografo Remo Madella grazie al contributo del Parco naturale Alpi Marittime. 
Ma il motivo principale è che andare a correre a Entracque mi ha permesso di vedere per la prima volta il 
Centro Faunistico Uomini e Lupi. 
In quanto amante della natura e adoratore dei lupi, non posso fare a meno di divagare un po' dal "solito" orienteering per fornire qualche informazione che spero possa essere utile a chi fosse interessato al centro e al tema più generale delle aree protette. 

Molte persone associano il concetto di "centro faunistico" al concetto di "zoo", e si aspettano sempre di poter vedere gli animali dal vivo e da vicino, per poter scattare foto e dire agli amici che hanno visto questo o quell'animale. Questa associazione concettuale è profondamente sbagliata.
Uno zoo è un luogo piuttosto deprimente dove degli animali vengono sfruttati per generare profitto grazie alla curiosità (e forse molto spesso anche all'ignoranza) dei visitatori. 
Un centro faunistico come questo di Entracque, nasce con delle finalità che sono anni luce lontane dalle finalità di uno zoo. L'obiettivo principale è quello di accudire i lupi in difficoltà, per permetterne il reinserimento nei boschi a guarigione avvenuta o, qualora questo non fosse possibile, mantenerli nel centro per consentire loro una vita serena in un habitat compatibile con quello che trovano in natura. 
Vi possono quindi essere periodi in cui il centro ospita dei lupi e periodi in cui non ne ospita. 
Quando qualche lupo è ospite del centro, è possibile effettuare una visita anche nell'area faunistica, dove la cosa interessante è che i lupi sono "in libertà" e il visitatore deve seguire un percorso che conduce a una torretta di avvistamento, e quindi è l'uomo a essere "in gabbia". 
Non sempre è possibile avvistare i lupi, ma la visita deve essere apprezzata a prescindere dall'avvenuto avvistamento. 
Nel centro vengono inoltre condotti studi scientifici sulla genetica  e sulle modalità di spostamento e vita in branco dei lupi.
Per avere ulteriori informazioni si può visitare il sito internet
http://www.centrouominielupi.it/


Tornando invece all'orienteering, tre sono i tracciati predisposti, uno corto, uno medio e uno lungo. Scelgo il lungo, e gareggio con altri sette atleti, tra cui il buon Massimo Ghirardi, che parte 2 minuti prima di me. Parto abbastanza bene, e guadagno i primi 5 punti senza grosse difficoltà. Apprezzo molto il punto 6, con passaggio in mezzo al paese. La gara prosegue senza intoppi fino al punto 11. 
Addirittura al punto 10 intravedo Massimo, e mi metto in testa di superarlo (non ci riuscirò :-) purtroppo).  
Al 12 ho qualche problema a trovare la lanterna, a causa di un probabile difetto della mappa (muro di contenimento più lungo di quanto appare in carta). Bene 13-14-15, ma alla 16 rimango vittima dell'errato posizionamento della lanterna, come molti altri concorrenti. Va detto che anche qui la carta
non corrisponde al 100% alla realtà. 
Alla fine guadagno un buon terzo posto, pur non avendo fatto una gara impeccabile.

Il giudizio complessivo sulla adeguatezza del posto per fare gare CO è buono, terreno interessante anche se un po' complicato a causa di prati allagati in alcuni punti, ma il potenziale della carta è molto buono, soprattutto per gare tecniche su terreno in prevalenza aperto. 

giovedì 1 novembre 2012

Trasferta in Val Badia - 15-16/09/2012

Ed eccoci nuovamente qui, dopo l'ultima avventura nel parco regionale del Vercors, a descrivere la meravigliosa trasferta orientistica in Val Badia.


Il primo pensiero, ad ormai più di un mese dalla trasferta, va ai posti meravigliosi con cui ho avuto la fortuna di sentirmi totalmente in sintonia per quattro giorni. 

Da super-amante ed "habitué" delle montagne delle mie zone (Alpi Cozie e Graie principalmente), il ricordo delle Dolomiti assume sempre una connotazione quasi mistica, in quanto sono pilastri di roccia totalmente diversi dalle montagne a cui sono abituato.

Ecco qui sotto una foto ricordo dell'albergo in cui abbiamo alloggiato. 
Il secondo pensiero va all'ottima compagnia di Andrea, Donatella e del piccolo Emanuele.
Il terzo ed ultimo pensiero deve per forza andare alle gare disputate, se no questo non è più un blog dedicato all'orienteering.

Il primo giorno siamo impegnati nella staffetta, io e Andrea facciamo squadra, per la prima volta insieme in una staffetta. 
Arriva il momento della partenza, Andrea è il primo frazionista. Mentre aspetto nell'area di "riscaldamento" ho ancora la possibilità di ammirare le dolomiti che mi circondano... 
Vedo la sagoma di Andrea spuntare al "punto spettacolo", e quindi psicologicamente mi preparo alla partenza da lì a qualche minuto.
Finalmente Andrea mi tocca la mano, posso partire, e andare a prendere la mia cartina.
Da uno sguardo rapido alla mappa mi rendo conto che la gara si svilupperà principalmente in terreni aperti e tra le case di Corvara, quindi non mi aspetto dei passaggi particolarmente tecnici. 
Per arrivare al primo punto, mi ritrovo a passare vicino al mio albergo, e malgrado ad una prima occhiata sembri tutto semplice, in realtà mi ritrovo la via sbarrata sulla via più corta che vorrei percorrere. Riesco a trovare una via alternativa per un pratino e guadagno il primo punto. La gara procede abbastanza tranquillamente, commetto un paio di errorini ai punti 7 e 9, ma concludo abbastanza soddisfatto.
Raggiungo Andrea per fare il bilancio della nostra staffetta, ma scopro che Andrea, all'atto della partenza, si è dimenticato di fare il check e clear della Si-card! Ridiamo entrambi, in fondo l'importante è essersi divertiti e aver fatto la gara al massimo. 
Un encomio speciale ad Elisabetta che ha gareggiato in staffetta con una vera campionessa e si è difesa in modo egregio.





































Il giorno seguente si corre la Long individuale nell'altopiano sopra S. Cassiano. Si sale al rifugio Piz Sorega con la funivia e raggiungiamo la partenza della gara  , a circa venti minuti di cammino. Il panorama che si apre ai miei occhi è incredibile. La limpida (e fredda) giornata favorisce la visuale dei principali gruppi montuosi delle Dolomiti, tra i quali la Marmolada e il gruppo del Sella. Quale splendido posto per fare orienteering!

Si tratta comunque della mia prima gara in un terreno aperto come questo. Parto piuttosto deciso, e con grande determinazione e senza errori affronto i punti dall'1 al 4. Commetto il primo errore andando al punto 5, sbagliando la direzione da tenere. Avrei dovuto uscire alla congiunzione dei sentieri. In ogni caso, finisco alla 12 e a quel punto risalgo, puntando alla 5. La demotivazione dovuta all'errore, la stanchezza anche dovuta al terreno molto bagnato mi portano all'errore anche nell'andare al punto 6. Si trattava di un punto piuttosto facile, con una coppia di case che indicava molto bene la direzione da seguire. Però quando non si ragiona più è difficile anche rilocalizzarsi nelle situazioni più semplici. Fortunatamente a un certo punto capisco di essere molto lontano del 6, e ritrovando la concentrazione capisco l'errore commesso, mi rilocalizzo e punto alla 6. Da quel punto in avanti, fortunatamente, riesco a mantenere la concentrazione anche in punti più difficili e proseguo fino alla fine con un buon passo, senza errori. Sicuramente gli errori commessi alla 5 e alla 6 sono costati cari, ma da un'analisi comparativa con gli altri atleti, mediamente ho gareggiato su tempi da dieci posizioni più su in classifica. Il passo gara quindi comincia ad essere interessante anche in gare tecniche, ma gli errori commessi compromettono ancora la possibilità di essere stabilmente in posizioni di classifica più soddisfacenti.
L'importante però è divertirsi e continuare ad impegnarsi per migliorare.  





sabato 29 settembre 2012

Week end nel Vercors - 07 e 08 Luglio 2012

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post, ultimamente le gare in zona sono state poche, se non assenti del tutto.
E' così che, nel mese di Luglio, si è deciso di andare a cercarsi una gara all'estero, in particolare in Francia nella zona del Vercors, parco regionale nella zona di Grenoble. Le Prealpi del Vercors, situate nei dipartimenti dell'Isére e della Drome, sono caratterizzate a tratti da terreno carsico, molto interessante dal punto di vista geologico, molto bello dal punto di vista paesaggistico, ma molto tecnico dal punto di vista orientistico.

La prima gara, disputata Sabato 07 Luglio a Villard-de-Lans, era una Sprint di 2.3 Km e 50 m di dislivello, pari a 2.8 Kmsf, ma con 20 punti di controllo, quindi   caratterizzata da punti mediamente molto vicini.


La gara per me era un "riscaldamento" per la Long del giorno successivo; l'ho quindi affrontata con una certa tranquillità. 
Per un problema tecnico nella ricezione dei satelliti riesco ad azionare il mio Garmin solo a gara già iniziata, in particolare al terzo punto di controllo. La gara non presenta particolari difficoltà. Commetto l'unico errore andando dal punto 4 al punto 5. Al posto di tagliare  in mezzo al bosco in direzione sud-ovest, decido di seguire il profilo del prato, che mi porta dover perdere quota e poi riguadagnarla. Per il resto, ci si muove su prati ben delimitati, boschi bianchi molto puliti e nei paraggi di qualche edificio. Tempo finale circa 37 minuti, non male.

Il giorno successivo ci raggiungono gli altri amici Oricuneesi, ed io e Andrea gareggiamo nella stessa categoria. Sul sito della gara non erano state pubblicate le distanze, pertanto avevamo scelto la categoria un po' "a naso".
Scopriamo quindi prima della gara che dobbiamo cimentarci in una 7.5 Km + 250 m di dislivello, ovvero 10 Kmsf, e che la cartina è in scala 1:15000.
Per me è la prima volta che corro su una scala di questo tipo. 


Andrea parte una decina di minuti prima di me. 
Mi presento in partenza, al via prendo la cartina e mi scontro immediatamente con la scala 1:15000, nel senso che noto quanto sia difficile vedere bene i dettagli. In ogni caso parto deciso guadagno facilmente il primo punto, sfruttando un lungo sentiero. Al punto 2 raggiungo Andrea, in difficoltà a trovare la lanterna. Riesco a dare il mio contributo, troviamo la 2, e ripartiamo insieme, ma senza l'intenzione di effettuare insieme la gara. Giungiamo al punto 3 insieme, pur facendo due strategie diverse. A quel punto decidiamo di continuare la gara insieme. Già nell'approccio al punto 3 ho la possibilità di avere un primo assaggio del terreno carsico, molto insidioso a causa delle buche profonde tra le rocce. Guadagniamo il punto 4 sfruttando massi, pratini e seguendo la curva di
livello, poi al punto 5 facciamo una gran fatica a trovare la lanterna, contrariamente a quanto avevo pensato guardando la mappa. Il motivo è che la lanterna si trovava in un avvallamento molto occultato da alberi e vegetazione, e nonostante fossimo in due a cercarla, non riuscivamo a localizzarla. Riprendiamo ritmo, e guadagniamo la 6 e la 7 senza particolari problemi. Alla 8 commettiamo un grave errore e rischiamo di andare fuori mappa. Riusciamo fortunatamente a ricollocarci, pur perdendo molto tempo. Nessun particolare problema per 9-10-11. Poi comincia la parte più tecnica della gara ma fortunatamente, nonostante la stanchezza, riusciamo a rimanere concentrati e concludere la gara senza errori, a parte l'ultima lanterna. 

Che dire... la gara più lunga e tecnica fatta fin'ora, che porta sicuramente molta esperienza sia a livello tecnico che nella gestione delle forze. 



giovedì 21 giugno 2012

Week end 09/10-06 a Brinzio

Trasferta di gare in quel di Brinzio, paesino immerso nei boschi nei pressi di Varese.
Questa volta gli unici atleti oricuneesi che parteciano siamo io, Elisabetta e Cesare.

Decido di fare MB (2500 m + 50 m di dislivello) nella middle di sabato, con l'idea di effettuare un "riscaldamento", per poi tentare la MAK (5900 m + 250 m di dislivello) nella long di domenica.

Parto per la MB, giro la cartina, e ad un primo sguardo credo di trovarmi di fronte ad una gara molto semplice. In realtà i primi 4 punti presenteranno alcune difficoltà dovute al tipo di terreno, alla facilità di confondere sentieri, ruscelli, ed avvallamenti nel terreno.
I punti 1 e 2 scorrono senza grosse difficoltà. Commetto un piccolo errore per andare alla 3, fuorviato dal terreno difficile, ma recupero in fretta. Anche al punto 4 vengo tratto in inganno dalla somiglianza di un avvallamento con un sentiero, e dopo essere quasi arrivato sul punto devio, per poi recuperare dall'errore. La gara procede piuttosto bene e veloce fino al punto 11. Al punto 12 commetto un errore di azimut, e raggiunto il prato mi convinco di aver già raggiunto la zona del punto 12. Riesco poi a recuperare dall'errore e a raggiungere facilmente gli ultimi due punti. 

Risultato finale... un terzo posto, a 40 secondi dal primo. Avevo la possibilità di vincere la mia prima gara, bastava non commettere uno qualsiasi degli errori (esempio punto 12).


Il giorno dopo si parte per una gara decisamente più impegnativa, sia dal punto di vista tecnico che da quello fisico. 
Parto molto bene e guadagno con convinzione, e senza errori, il primo punto. Commetto un errore in uscita dall'uno per andare al 2. Un'uscita più decisa a ovest pieno mi avrebbe fatto correre in pieno bosco bianco, raggiungendo prima il sentiero. I punti tre e (soprattutto) 4 erano su terreni davvero insidiosi e di difficile decifrazione, come si può notare dalla carta. 
Poi purtroppo nella foga di ripartire per il 5, rientro su sentiero troppo avanti, e finisco fuori mappa. Non riesco a recuperare, gara finita, e ritorno a Brinzio dalla statale, dopo aver scollinato. Arrivare al 6 voleva dire finire le difficoltà tecniche e passare alla parte più fisica.
Purtroppo mi devo accontentare di finire la gara tracciando delle linee sulla cartina. 
Tolta l'amarezza del ritiro, rimane comunque la sensazione di un graduale miglioramento, soprattutto nei punti difficili, e la speranza di concludere bene, a breve, una gara con questo livello di difficoltà.




venerdì 15 giugno 2012

Week End 02-03/06 in Trentino

Dopo l'ottima gara in terra Svizzera al Monte Generoso, il morale "orientistico" era piuttosto alto, ed in particolare l'idea di correre il sabato i Campionati Italiani Sprint nella stessa categoria (MA) dei più forti atleti italiani indubbiamente mi galvanizzava moltissimo. Si trattava di una gara di 3600 m lineari e 80 m di dislivello, e parto molto carico.



I primi 4 punti sono di bosco, ma non commetto errori. Ancora bene il punto 5. Andando al punto 6, non vedo il sottopassaggio nel circolino, allungando il percorso (1 minuto perso).


Il vero "disastro" si compie alla ripartenza per il punto 7.  Parto erroneamente verso la 5 (la freccia verde fa capire dove avrei dovuto andare), credendo di andare verso la 7. In teoria da un errore del genere si recupera subito. Si deve recuperare subito, anche perchè i punti per una veloce rilocalizzazione sono moltissimi. Purtroppo a me in questi casi, molto spesso, capita un momento di "buio assoluto". E' difficile spiegare cosa succeda, ma è come se per un po' di tempo fossi incapace di prendere decisioni e ragionare, brancolando a caso in giro. E' una situazione molto spiacevole, che forse ha poco a vedere con l'orienteering, ma più che altro con l'emotività durante le competizioni. Con il tempo spero di riuscire a vincere questo problema, come vinsi le vertigini per arrampicare in montagna alcuni anni fa.
In ogni caso, ad un certo punto torna la "luce", mi rilocalizzo e corro alla 7. Risultato: ci metto 15 minuti per un punto da 1 o 2 minuti. Malgrado lo sconforto, riesco a ritrovare in parte le motivazioni, e concludo la gara senza errori, con un passo discreto. Tempo finale 49:13, avrei concluso contento con un tempo vicino ai 33 minuti.
Le ragioni per essere contento in ogni caso ci sono. In primis sono molto contento per gli altri atleti oricuneesi, che hanno ottenuto tempi più soddisfacenti. Poi sono contento di aver comunque trovato le motivazioni e la voglia per finir la gara, malgrado il morale a terra. Tempo fa mi sarei ritirato. Ora non più...
Si torna in albergo, ed una bella serata nel centro benessere sistema il corpo e lo spirito.


Il giorno seguente (Domenica) si corre la Coppa Italia Long, ed io gareggio nella MB, 4400 m lineari e 120 di dislivello. In linee rosse sulla carta idee alternaive di percorso.



















Bene il primo punto, sfrutto correttamente il taglio di bosco senza saperlo (dopo questa gara ho imparato che la linea retta tratteggiata è un taglio di bosco). Un errorino di strategia al 2, la migliore probabilmente  era puntare al bosco fitto, poi prendere il sentiero fino al ruscello e scendere Nord-ovest. In alternativa,  seguire la mia strategia ma in vista della curva del sentiero puntare a nord est, per accorciare (1 minuto perso). Per il punto 3 conveniva seguire il taglio di bosco. Ho perso almeno 3 minuti nel seguire il ruscello, buona la conferma della posizione tra masso e radice.  Bene il punto 4, senza leggere molte volte la carta, ma tenendo come punto di riferimento il masso subito ad ovest del sentiero. Corretto anche il punto 5, a parte il giro intorno al bosco fitto con i massi, che ha anche rallentato molto l'andatura (almeno 3 minuti persi). Bene il punto 6. Il punto 7 rappresenta nuovamente un momento di "buio", seppur più blando del giorno prima. Decido di non fare azimuth, ma di appoggiarmi al sentiero, ma tento un'uscita prematura, convinto di essere già più avanti. 13 minuti per un punto da 2/3 minuti. La gara procede senza intoppi fino al punto 14, dove faccio confusione per la stanchezza e mi reco in prossimità del 15, perdendo altri 2 minuti.
Tempo totale 1:19:20,  persi almeno 19 minuti, di cui almeno 11 per un solo errore assolutamente evitabile.
Gara assolutamente fattibile in un'ora, per la condizione fisica attuale.

Sembra assolutamente lontana la performance ottenuta a Monte Generoso... ora bisogna lavorare sulla costanza della prestazione.  Rimanere lucidi in tutta la gara, ed avere sempre la posizione sotto controllo.  Sacrificare qualche rapida ripartenza e raffinare meglio, ad ogni punto, la strategia per guadagnare il punto successivo.
Rimane comunque il ricordo di una trasferta bellissima, come sempre anche grazie all'ottima compagnia, all'ottimo cibo, ed ai posti meravigliosi che, secondo me, solo la montagna sa offrire.

martedì 22 maggio 2012

Gara CO a Monte Generoso - 13/05/2012


Bisogna imparare ad usare la testa.

E' una frase che mi ripeto da sempre. In molte aree della vita ho imparato ad usarla, ed è da quando ho iniziato questo sport che provo ad usarla bene in gara, ma purtroppo senza grossi successi.
Un po' è la tensione dovuta alla competizione, che magari penalizza la performance nelle prime lanterne, poi subentra la stanchezza fisica che degrada la capacità di ragionare con calma e bene...
insomma mettere insieme prestazione fisica e uso della testa sotto sforzo è molto difficile.

Eppure a volte si riescono ad intuire dei meccanismi che portano per un attimo a capire come si fa ad andare forte. Si intuisce come si fa, e quindi si riesce a fare un piccolo step, ma ovviamente poi tutti i propri limiti appaiono ancora più chiari.

Nella gara di Monte Generoso, organizzata molto bene dagli amici svizzeri della SCOM Mendrisio, posso dire di aver intuito qualche meccanismo in più su come devono funzionare le gare di orienteering, e per la prima volta sono uscito ad usare meglio la testa.
Si trattava di una HB (equivalente alla MB italiana) di 5 kmsf, clima freddo con molta nebbia.

La prima lanterna non mi impaurisce, e seppur con qualche piccola titubanza scelgo la strategia giusta. La 2 e la 3 sono molto semplici e consentono una buona corsa su sentiero. Per la lanterna 4 azzardo un azimuth pieno, ma controllando la mappa mentre navigo (passo all'estremo ovest del prato). La lanterna 5 è nuovamente molto semplice, ma alla 6 mi scopro nuovamente a navigare con efficienza. Tipicamente avrei optato per la soluzione più sicura, andando per un pezzo sul sentiero, e sfruttando di più il prato. Invece ho fatto meno strada, pur non commettendo errori. 
Alla 7 nuovamente ragiono con lucidità. Sfrutto il sentiero dove serve, esco in curva di livello, conto i canali mantenendomi appena sotto i prati, e punto alla recinzione. La 8 è nuovamente molto semplice, seppur poco agevole. e anche la 9 non presenta difficoltà. A questo punto le ultime 5 lanterne sono tutte molto ravvicinate, da fare senza esitazione. A parte un piccolo errore di traiettoria alla 11, riesco a puntare alle lanterne dritto come un fuso.
Tempo finale 51:30 (media di circa 10 min/kmsf)... A SOLI 10 SECONDI DAL PODIO

Un podio mancato (e sarebbe stato il primo per me) è comunque una grande soddisfazione, segno di progressi che ci sono stati, ma che bisognerà cercare di confermare nelle prossime gare in Trentino a inizio di Giugno (Campionato Italiano Sprint e coppa Italia Long).

Onore agli altri atleti dell'Oricuneo, in particolare ad Andrea che nonostante un grosso errore dalla 4 alla 5 non ha mollato, dimostrando carattere, a Cesare che ha lottato con un totale appannamento delle lenti e ad Elisabetta che nonostante un forte mal di testa ha portato a termine la gara con determinazione.   

martedì 1 maggio 2012

21/04/2012 - Monte della Cavalla E 22/04/2012 - Bosco di Annibale

Eccomi nuovamente a scrivere sul blog, accorpando i primi due giorni consecutivi di gare della trasferta ligure.
La prima gara si è tenuta il giorno 21/04 nella località di Fontanarossa, piccolo paesino nella Val Trebbia, su cui si possono trovare interessanti notizie su questo sito


http://www.fontanarossa.net/ 


Partiamo da Torino con il solo Davide, tra gli atleti dell'Oricuneo. 
Dopo alcune difficoltà troviamo l'albergo "Due Ponti" nell'omonima
località, e veniamo accolti dal tepore di un bel caminetto. Considerando
il freddo e l'uggiosità della giornata, è davvero quello che ci vuole.
Arriviamo appena in tempo per recarci a Fontanarossa per disputare la gara,
valida per il campionato regionale Middle, Trofeo Lombardia.
Per me si tratta della prima MA in bosco (4.5 km + 240 m di dislivello, per un totale di 6.9 kmsf), e quindi sono preoccupato dalle
difficoltà che troverò, ma al contempo molto curioso e contento di poter incrementare la mia esperienza orientistica. 




La gara comincia in modo piuttosto semplice, e guadagno senza grossi problemi i punti fino al 5. Un problema al GPS mi causa una perdita di dati, infatti non ho la traccia dal punto 3 al punto 7. Peccato perchè dal punto 5 al 6 ho commesso un errore di azimuth, e mi sarebbe piaciuto capire che traiettoria ho seguito.
Dal punto 7 al punto 8 ho seguito una buona strategia, avvicinandomi progressivamente al punto senza esitazioni. Per andare al punto 9 commetto il grande errore della giornata. Non mi fido a buttarmi in curva di livello e decido per una strategia (solo apparentemente) più conservativa. Se avessi letto più attentamente la carta, avrei visto che la strategia più semplice era proprio seguire la curva di livello, poiché vi era un grosso prato con macchie verdi che serviva come punto di riferimento, da cui partiva, al limitare est, un sentiero che portava alla lanterna. La mia strategia ha portato a quel sentiero, ma passando da sotto, e passando in un bosco piuttosto fitto, con faticose pendenze. La cosa positiva è che sono riuscito a leggere bene la carta e muovermi sicuro (seppur molto lento) anche su quel terreno. Un buon allenamento di lettura, soprattutto delle curve di livello.
Nella discesa verso la 10, infilo il piede in un buco coperto da foglie, cado e mi lesiono leggermente la caviglia. Scendo piuttosto lentamente, ma navigando sicuro. 
I punti successivi non presentano grosse difficoltà ma li percorro molto lentamente, anche a causa della caviglia dolorante.
Tempo finale 1:45:14, ovvero 15.2 min/kmsf. Senza gli errori più grossi (punti 6 e 9), ho stimato che avrei potuto impiegare circa 20 min in meno e quindi correre a 12.3 min/kmsf. 
Considerando che l'anno scorso, anno di inizio dell'attività orientistica, correvo le MB a 20 min/kmsf, sono contento nel constatare un netto miglioramento, malgrado gli errori.
Ma la strada verso vere soddisfazioni è ancora lunga ed impervia...


Tornati in albergo consumiamo un'ottima cena, poi io e Davide aspettiamo nella hall Donatella e Andrea, confrontandoci sul percorso effettuato nella gara.


Il giorno dopo si disputa la seconda Coppa Italia Middle a Rovegno, corro nuovamente nella MA (4.3 km + 260 m di dislivello, per un totale di 6.9 kmsf) e la situazione della mia caviglia non è perfetta, so che faticherò molto nei tratti con terreno dissestato e/o in pendenza. 


Faccio alcuni pasticci già nel tratto 1. Molto spesso per me la prima lanterna è un momento difficile, non riesco a pensare lucidamente. La cosa positiva è che adesso riesco a recuperare dagli errori molto meglio di prima. Tuttavia, la traccia GPS fino alla prima lanterna non è completamente affidabile, perché non ricordo esattamente il punto in cui ho attivato la registrazione. 
Dulcis in fundo, non mi faccio mancare nulla e, dopo la 1, punto alla 3 (e punzono anche) salvo poi accorgermi che dovevo andare alla 2. Corro velocemente alla 2, punzono, torno alla 3 e punzono, rendendo nuovamente valida la gara. Il morale non è altissimo, dati gli errori, ma non mi perdo d'animo. Guadagno facilmente la 4. Per la 5 commetto un piccolo errore di strategia, nel senso che non vedo subito che il punto si trovava in una sella alla sommità di un canale poco pendente.  Per la 6, decido di fare un pezzo di sentiero, al posto di seguire integralmente il canale. La scelta si rivela un buon esercizio di lettura carta, ma non vincente sul piano del tempo. Per giungere al punto 7, parto bene seguendo il canale, ma decido poi di tornare sulla strada asfaltata. La scelta non è ottimale, ma riesco poi a trovare da un pratino adiacente alla strada un buon punto d'attacco per puntare alla 7 di azimut. I punti 8 e 9 sono in un terreno difficile, dove anche seguire le linee ideali di azimut non è semplicissimo. Riesco comunque a cavarmela. Alla 10 commetto un errore che poteva costarmi molto molto caro. In sostanza sbaglio sentiero e mi trovo a dover ripensare la strategia. Fortunatamente all'uscita dal sentiero, nella curva, mi rilocalizzo, navigo bene in curva di livello e mi salvo. 
Guadagno abbastanza bene i punti dal 11 al 16, a parte qualche piccolo errore.
Alla 16 pensavo che la gara fosse pressoché finita, apro la cartina e magicamente mi appare la 17, in quel momento ai miei occhi lontanissima. 
Cerco di dare fondo alle ultime energie mentali e seguo una strategia conservativa. La 18 non è un capolavoro, ma arrivo alla fine.
Tempo finale 1:40:36, ovvero 14.45 min/kmsf. Quasi 1 min/kmsf meglio della gara del giorno prima, malgrado la caviglia dolorante.
Da un'analisi degli errori, avrei potuto ridurre la mia prestazione di circa 15 min, confermando l'obiettivo teorico stimato nella gara di Fontanarossa, ovvero circa 12.3 min/kmsf.


Da qui ne deduco che il mio target attuale, nella MA, deve essere intorno ai 12 min/kmsf. Questo deve essere quindi l'obiettivo a breve termine, raggiungibile evitando gli errori grossolani. 
La cosa positiva è che ho abbastanza margine fisico, nel senso che potrei correre decisamente di più, ma attualmente sarebbe solo a discapito della lettura della mappa, e aumenterebbe il numero degli errori. 
L'allenamento fisico sta continuando, ma attualmente, in gara, è meglio concentrarci sulla strategia e fare esperienza, lasciando che poi il ritmo possa aumentare quando le abilità puramente orientistiche saranno più sviluppate.


Il bilancio di questa due giorni di gare è comunque positiva. Con gli altri orientisti oricuneesi ci siamo divertiti molto, sia nelle gare che fuori dalle gare, come sempre, e questo è fondamentale. 
Altra nota particolarmente positiva è che Elisabetta, che si è cimentata in entrambi i giorni in WB, ha terminato le sue gare e si è divertita.


Arrivederci al prossimo blog (terza prova del Trofeo Nazionale ITAS Centri Storici - Genova).

domenica 29 aprile 2012

Gara CO Pianfei - 15/04/2012

Non tutte le ciambelle vengono con il buco.
Eh si, anche quest'anno Pianfei (località i Mussi) mi ha fregato. Tempo atmosferico non eccezionale, ma soprattutto fango ovunque per i tre giorni di pioggia precedenti. Speravo in una grande giornata dal punto di vista orientistico per rifarmi dalla pessima performance dell'anno scorso (disperso nel bosco e tornato in partenza circa 3 ore e mezza dopo la partenza) ed invece ho dovuto fare i conti forse con la parte più bella di questo sport, ovvero la sua capacità di gettarti nello sconforto più nero se fai un errore.
Veniamo alla descrizione tecnica e si capirà il perchè.


Si trattava di una gara di 4 km lineari e 195 m di dislivello, per un totale di
5.95 kmsf. Parto bene, contrariamente al solito, e guadagno il punto 1 abbastanza agilmente. Si tratta subito di un punto abbastanza fisico, perchè bisogna risalire una valletta piuttosto ripida.
Un piccolo errore di azimuth mi fa finire un po' lungo al punto 2. Da una serie di valutazioni sulla carta riesco a rilocalizzarmi, e a risalire al punto 2. Il punto 3 è per me un ottimo esempio di navigazione, sfruttando sentieri, prati ed azimuth finale.  Al punto 4 seguo bene la curva di livello, ma valuto male la distanza dalla lanterna. Non riesco ad usare i pratini gialli per rilocalizzarmi, quindi scendo troppo e risalgo. Guadagno bene il punto 5, usando l'angolo a sud del prato. Niente di troppo tecnico per i punti 6-7-8.
Poi il disastro.
In un punto semplice, in cui bisognava solo seguire un sentiero, riesco a non vedere un sentierino che scende verso un rudere. A quel punto ho girato intorno al punto senza mai vederlo. 
Decido il ritiro, perchè mi trovo nella zona della partenza, la rabbia è molta, le condizioni meteo e del terreno (terribili) giocano un ruolo demotivante.
Onore ai miei soliti compagni di avventura, che malgrado le condizioni pessime
e vari problemi non hanno optato per il ritiro.
Arrivederci ai prossimi blog.
21/04 -> Trofeo Lombardia, Campionato regionale middle, Fontanarossa
22/4 -> seconda coppa Italia middle, Rovegno
25/04 -> terza prova Trofeo Nazionale ITAS Centri Storici, Genova





martedì 24 aprile 2012

Gara CO Ivrea - 14/04/2012

Nel precedente post (quello sulla gara di Acqui), avevo scritto che la gara successiva sarebbe stata a Pianfei, il 15/04.
In realtà io ed Elisabetta siamo riusciti ad incastrarne un'altra il giorno prima di Pianfei, ovvero il 14/04.
Si trattava di una simpatica iniziativa a Ivrea, dove ci si poteva cimentare con una classica gara di corsa d'orientamento, oppure seguire un percorso storico culturale, alla scoperta delle storie (quasi sempre tragiche purtroppo) di molti eroici partigiani eporediesi prematuramente scomparsi durante la guerra. 


Scelgo di cimentarmi con la gara di orienteering, utile allenamento per la gara a Pianfei del giorno dopo. 
La gara, da percorrere a sequenza libera, è davvero piacevole, innanzitutto perchè il centro storico di Ivrea offre degli scorci davvero interessanti. 
Inoltre, dal punto di vista tecnico, la gara è stata tracciata molto bene, costringendo ad improvvisi cambi di pendenza.


Malgrado la temperatura piuttosto rigida ed il tempo uggioso, è stato piacevole notare un buon interesse anche per il percorso storico-culturale.




Gran finale, un bel pezzo di torta '900 nella pasticceria Balla, imperdibile
per chiunque passi dalle parti di Ivrea.











venerdì 30 marzo 2012

Gara CO Acqui Terme - 25/03/2012

La giornata comincia alla grande. Sveglia presto, tempo splendido e un fresco gradevole. L'appuntamento con Davide è sotto casa nostra.
Puntuale come un orologio svizzero, Davide si presenta alle 8.15 e siamo pronti a partire. Il viaggio verso Acqui è tranquillo, tra una chiacchierata e l'altra arriviamo e troviamo Donatella e Andrea in un parcheggio, senza esserci dati un appuntamento preciso.

Ci rechiamo in un bar a gustarci un ottimo cappuccino pre-gara, tra l'altro assistendo alla fase del Gran Premio di Sepang di Formula 1 in cui era appena entrata la Safety Car a causa della pioggia fortissima... non avevo idea della grande impresa che avrebbe compiuto Alonso, vincendo con autorità e determinazione la gara. Una piacevole buona notizia saputa dopo la nostra       performance orientistica.

La gara  non parte nel migliore dei modi, faccio subito un errore di valutazione nel punto 1, che era oggettivamente facile, ma forse la troppa foga di partire mi tradisce. Perdo stupidamente 1 minuto.
La gara procede bene e senza intoppi fino al tratto 10-11. Purtroppo non vedo l'uscita dal prato e compio un lungo giro che, a conti fatti mi fa perdere 2 minuti abbondanti.
Da lì in avanti la gara prosegue senza errori, con un buon ritmo, che riesco ad aumentare negli ultimi 4 punti.

La gara era una MA, 5.9 km + 70 m di dislivello, che equivale a 6.6 kmsf.
Il tempo finale è 52:36. Dai dati GPS, si evince che ho percorso quasi 8 km effettivi a 6.35 min/km. Riportati al valore di kmsf, ho fatto 7.8 min/kmsf.
E' attualmente il mio miglior risultato, e di questo sono molto soddisfatto, perchè significa più velocità e reattività nella lettura della carta, e un buon ritmo di gara.
Occorre ora lavorare per eliminare gli errori residui nella lettura, e allenarsi bene per migliorare la velocità.

Il bilancio della spedizione è positivo, io e Andrea abbiamo fatto circa lo stesso tempo (trema Andre... ), Davide ha fatto un ottimo tempo, a dimostrazione di quanto paghi avere un buon allenamento, Elisabetta se l'è cavata, anche se non era molto in forma, e Donatella ha fatto un ottimo podio negli ESO.
Unica nota dolente la gara di Cesare, il nostro allenatore, che per una distrazione ha saltato un punto.


Eccoci qui sotto nella piazza della Bollente, dopo la gara


A coronamento di tutto, l'arrivo del piccolo Emanuele con i nonni, che ha portato molta gioia!


La prossima gara sarà il 15 Aprile a Pianfei (organizzata dall'Oricuneo, la società a cui appartengo). Si tratta della prima gara dell'anno in un bosco difficile, di cui ho brutti ricordi (ritiro clamoroso l'anno scorso, dopo essermi perso ed aver avuto un incontro ravvicinato con un biscione... ).
Sono impaziente di correre, sarà la prova del nove per vedere a che punto sono con la lettura di carte difficili e con la pratica dell'azimuth.

martedì 13 marzo 2012

Gara CO Parco di Monza - 11/03/2012

Ed è con sommo piacere che con la gara del 11/03 (2a prova del Trofeo Lombardia, tenutasi nel parco di Monza) inauguro la mia personale stagione orientistica 2012, insieme a questo Blog dove da oggi, dopo ogni gara, seguirà un commento generale sulla giornata ed un commento tecnico sulla gara effettuata, con tanto di cartina e tracciato GPS sovrapposto.

Bella giornata quasi primaverile, sole e caldo a fare da cornice.
Si parte presto, alle sette del mattino, io, la mia ragazza Elisabetta, Andrea (il mio "vate" orientistico oltre che grande amico) e sua moglie Donatella.
Arrivati nei paraggi del parco di Monza, trovare il punto di ritrovo non è semplicissimo, ma dopo un po' di giri riusciamo ad arrivare anche noi.
Io e Andrea gareggeremo nella MAK, Elisabetta nella WB e Donatella nella ESO.
Il bilancio della giornata è positivo, Andrea mi ha preceduto di pochi minuti, Elisabetta ha vinto nella WB e Donatella si è piazzata bene nella ESO.

Io (a dx) e il vate Andre (a sx) dopo la gara

Veniamo ora all'analisi tecnica della gara. Dei 5200 m lineari ne ho percorsi 6800 (ovvero il 24% in più) ad una media di circa 7 min/km.
La gara è piuttosto semplice tecnicamente, ma non priva di alcune piccole insidie. Già al primo punto decido di tagliare per un tratto di bosco 1 con l'intenzione di diminuire la distanza percorsa, ma mi trovo a dover fare i conti con un certo "torpore" nella lettura della carta dovuto ad alcuni mesi di digiuno orientistico.
Mi riprendo e completo bene i punti fino al 5. Poi, complice un signore curioso, mi distraggo e punto al 7 al posto del 6, per poi dover tornare indietro, con una perdita complessiva di 4-5 minuti (vedere ghirigoro del GPS tra punti 5 e 6). Non mollo e guadagno rapidamente i punti 7 ed 8. Il punto 9 è il punto più "fisico" della gara, circa 1300 m in linea d'aria. Lo percorro con buona andatura, e commetto ancora un piccolo errore di traiettoria dall'uscita del 9 verso il 10. Il punto finale (11) si guadagna facilmente passando per prati.
Tempo complessivo della gara circa 48 minuti.




Guardando le statistiche con il GPS, oltre all'errore tra il punto 5 e 6 che mi ha fatto perdere 4-5 minuti, si evincono molti tratti con inutili rallentamenti e ripartente lente, ed un buon 15% del tempo (circa 8 minuti) in immobilità nella lettura della mappa.

Come esordio è soddisfacente, ma nell'anno occorrerà migliorare decisamente la lettura della mappa, i tempi di ripartenza dai punti di controllo, e scendere in media almeno di 1 min/km nella corsa.

Appuntamento alla prossima gara, 2^ Prova Trofeo Nazionale ITAS Centri Storici Acqui Terme (AL). Maggiori informazioni nella pagina web dedicata al calendario piemontese nel sito dell'Oricuneo, la società a cui appartengo.