martedì 22 maggio 2012

Gara CO a Monte Generoso - 13/05/2012


Bisogna imparare ad usare la testa.

E' una frase che mi ripeto da sempre. In molte aree della vita ho imparato ad usarla, ed è da quando ho iniziato questo sport che provo ad usarla bene in gara, ma purtroppo senza grossi successi.
Un po' è la tensione dovuta alla competizione, che magari penalizza la performance nelle prime lanterne, poi subentra la stanchezza fisica che degrada la capacità di ragionare con calma e bene...
insomma mettere insieme prestazione fisica e uso della testa sotto sforzo è molto difficile.

Eppure a volte si riescono ad intuire dei meccanismi che portano per un attimo a capire come si fa ad andare forte. Si intuisce come si fa, e quindi si riesce a fare un piccolo step, ma ovviamente poi tutti i propri limiti appaiono ancora più chiari.

Nella gara di Monte Generoso, organizzata molto bene dagli amici svizzeri della SCOM Mendrisio, posso dire di aver intuito qualche meccanismo in più su come devono funzionare le gare di orienteering, e per la prima volta sono uscito ad usare meglio la testa.
Si trattava di una HB (equivalente alla MB italiana) di 5 kmsf, clima freddo con molta nebbia.

La prima lanterna non mi impaurisce, e seppur con qualche piccola titubanza scelgo la strategia giusta. La 2 e la 3 sono molto semplici e consentono una buona corsa su sentiero. Per la lanterna 4 azzardo un azimuth pieno, ma controllando la mappa mentre navigo (passo all'estremo ovest del prato). La lanterna 5 è nuovamente molto semplice, ma alla 6 mi scopro nuovamente a navigare con efficienza. Tipicamente avrei optato per la soluzione più sicura, andando per un pezzo sul sentiero, e sfruttando di più il prato. Invece ho fatto meno strada, pur non commettendo errori. 
Alla 7 nuovamente ragiono con lucidità. Sfrutto il sentiero dove serve, esco in curva di livello, conto i canali mantenendomi appena sotto i prati, e punto alla recinzione. La 8 è nuovamente molto semplice, seppur poco agevole. e anche la 9 non presenta difficoltà. A questo punto le ultime 5 lanterne sono tutte molto ravvicinate, da fare senza esitazione. A parte un piccolo errore di traiettoria alla 11, riesco a puntare alle lanterne dritto come un fuso.
Tempo finale 51:30 (media di circa 10 min/kmsf)... A SOLI 10 SECONDI DAL PODIO

Un podio mancato (e sarebbe stato il primo per me) è comunque una grande soddisfazione, segno di progressi che ci sono stati, ma che bisognerà cercare di confermare nelle prossime gare in Trentino a inizio di Giugno (Campionato Italiano Sprint e coppa Italia Long).

Onore agli altri atleti dell'Oricuneo, in particolare ad Andrea che nonostante un grosso errore dalla 4 alla 5 non ha mollato, dimostrando carattere, a Cesare che ha lottato con un totale appannamento delle lenti e ad Elisabetta che nonostante un forte mal di testa ha portato a termine la gara con determinazione.   

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