venerdì 15 giugno 2012

Week End 02-03/06 in Trentino

Dopo l'ottima gara in terra Svizzera al Monte Generoso, il morale "orientistico" era piuttosto alto, ed in particolare l'idea di correre il sabato i Campionati Italiani Sprint nella stessa categoria (MA) dei più forti atleti italiani indubbiamente mi galvanizzava moltissimo. Si trattava di una gara di 3600 m lineari e 80 m di dislivello, e parto molto carico.



I primi 4 punti sono di bosco, ma non commetto errori. Ancora bene il punto 5. Andando al punto 6, non vedo il sottopassaggio nel circolino, allungando il percorso (1 minuto perso).


Il vero "disastro" si compie alla ripartenza per il punto 7.  Parto erroneamente verso la 5 (la freccia verde fa capire dove avrei dovuto andare), credendo di andare verso la 7. In teoria da un errore del genere si recupera subito. Si deve recuperare subito, anche perchè i punti per una veloce rilocalizzazione sono moltissimi. Purtroppo a me in questi casi, molto spesso, capita un momento di "buio assoluto". E' difficile spiegare cosa succeda, ma è come se per un po' di tempo fossi incapace di prendere decisioni e ragionare, brancolando a caso in giro. E' una situazione molto spiacevole, che forse ha poco a vedere con l'orienteering, ma più che altro con l'emotività durante le competizioni. Con il tempo spero di riuscire a vincere questo problema, come vinsi le vertigini per arrampicare in montagna alcuni anni fa.
In ogni caso, ad un certo punto torna la "luce", mi rilocalizzo e corro alla 7. Risultato: ci metto 15 minuti per un punto da 1 o 2 minuti. Malgrado lo sconforto, riesco a ritrovare in parte le motivazioni, e concludo la gara senza errori, con un passo discreto. Tempo finale 49:13, avrei concluso contento con un tempo vicino ai 33 minuti.
Le ragioni per essere contento in ogni caso ci sono. In primis sono molto contento per gli altri atleti oricuneesi, che hanno ottenuto tempi più soddisfacenti. Poi sono contento di aver comunque trovato le motivazioni e la voglia per finir la gara, malgrado il morale a terra. Tempo fa mi sarei ritirato. Ora non più...
Si torna in albergo, ed una bella serata nel centro benessere sistema il corpo e lo spirito.


Il giorno seguente (Domenica) si corre la Coppa Italia Long, ed io gareggio nella MB, 4400 m lineari e 120 di dislivello. In linee rosse sulla carta idee alternaive di percorso.



















Bene il primo punto, sfrutto correttamente il taglio di bosco senza saperlo (dopo questa gara ho imparato che la linea retta tratteggiata è un taglio di bosco). Un errorino di strategia al 2, la migliore probabilmente  era puntare al bosco fitto, poi prendere il sentiero fino al ruscello e scendere Nord-ovest. In alternativa,  seguire la mia strategia ma in vista della curva del sentiero puntare a nord est, per accorciare (1 minuto perso). Per il punto 3 conveniva seguire il taglio di bosco. Ho perso almeno 3 minuti nel seguire il ruscello, buona la conferma della posizione tra masso e radice.  Bene il punto 4, senza leggere molte volte la carta, ma tenendo come punto di riferimento il masso subito ad ovest del sentiero. Corretto anche il punto 5, a parte il giro intorno al bosco fitto con i massi, che ha anche rallentato molto l'andatura (almeno 3 minuti persi). Bene il punto 6. Il punto 7 rappresenta nuovamente un momento di "buio", seppur più blando del giorno prima. Decido di non fare azimuth, ma di appoggiarmi al sentiero, ma tento un'uscita prematura, convinto di essere già più avanti. 13 minuti per un punto da 2/3 minuti. La gara procede senza intoppi fino al punto 14, dove faccio confusione per la stanchezza e mi reco in prossimità del 15, perdendo altri 2 minuti.
Tempo totale 1:19:20,  persi almeno 19 minuti, di cui almeno 11 per un solo errore assolutamente evitabile.
Gara assolutamente fattibile in un'ora, per la condizione fisica attuale.

Sembra assolutamente lontana la performance ottenuta a Monte Generoso... ora bisogna lavorare sulla costanza della prestazione.  Rimanere lucidi in tutta la gara, ed avere sempre la posizione sotto controllo.  Sacrificare qualche rapida ripartenza e raffinare meglio, ad ogni punto, la strategia per guadagnare il punto successivo.
Rimane comunque il ricordo di una trasferta bellissima, come sempre anche grazie all'ottima compagnia, all'ottimo cibo, ed ai posti meravigliosi che, secondo me, solo la montagna sa offrire.

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