sabato 15 luglio 2017

3 Days Dolomiti 2017

Era tutto l'anno che aspettavo questa trasferta, ma negli ultimi giorni sicuramente la tensione legata all'insorgere di problemi era alta.
Da un lato i problemi a lavoro,  che mi hanno costretto varie volte a lavorare di sera da casa,  dall'altro Marco che pur essendo un adorabile e bellissimo bimbo è molto impegnativo che tra l'altro non aveva mai fatto 6 ore di macchina...
Insomma, prima di partire molte incertezze.
Poi in realtà il viaggio si conclude bene, anche grazie all'ottima organizzazione mia e di mia moglie,  e a San Martino di Castrozza ci sentiamo subito "a casa".
Una delle prime immagini è la vista sulle Pale di S. Martino dal balcone del nostro residence, che si può vedere qua sotto.
Vista dal Residence
Il paesino è molto bello e nonostante la stanchezza del viaggio, ci concediamo subito una passeggiatina alla scoperta del paese. Localizziamo subito un bellissimo negozietto di salumi tipici locali (che sarà la nostra principale fonte di calorie per l'intera vacanza :-) ) ed un altro dove gustiamo uno Strudel eccezionale.

Dopo un giorno dedicato al relax e ad una bellissima passeggiata immersi nel bosco, viene il momento delle prime due gare.
L'evento è organizzato come due manifestazione separate.
I "Village stages" due giorni di gare sprint a Transacqua e a Tonadico, a cui partecipa Elisabetta, e la 3 Days Dolomiti, 3 giorni di gare rispettivamente in Val Venegia, al Passo Rolle, e a San Martino di Castrozza, dove invece gareggio io.

Elisabetta si comporta piuttosto bene nei Village Stages, in particolare nella seconda gara, dove riesce a piazzarsi a metà classifica nella W35 (esordio quest'anno nella categoria).
Qui di seguito le mappe ed una sua foto alla lanterna 100 nella prima gara.

Carta W35 Transacqua
Carta W35 Tonadico
Ely alla fine di gara 1












Si passa poi alla 3 days.
Il primo giorno si corre la middle su carta nuova in Val Venegia, una piccola e bellissima valle nascosta, di origine glaciale, all'interno del Parco Naturale di Panaveggio.
Nonostante possa poi dire che l'organizzazione da parte del Primiero è all'altezza, tuttavia la gestione dei parcheggi risulta poco studiata e lasciata al caso. Pertanto mi ritrovo a dover parcheggiare per la strada, trovo un posto per pura fortuna e mi avvio correndo per arrivare in tempo alla partenza. Non porto dietro la famiglia, prevedendo qualche problema logistico, e la preoccupazione un po' si fa sentire.

In gara in Val Venegia
Il risultato è che non faccio check e clear alla partenza, me ne accorgo mentre vado alla 1, torno indietro, riparto, non trovo la 1, il tempo passa inesorabile per non tornare al residence a ore beate decido di ritirarmi.
Purtroppo è un duro colpo, anche perché non si tratta di un fatto tecnico, ma semplicemente la testa è da un'altra parte. La 1 non era
Vista della Val Venegia
un punto difficile, ma evidentemente chissà dove sono finito mentre correvo verso la 1 immerso nei miei pensieri che non avevano nulla  a che vedere con l'orienteering.

Cerco almeno di limitare i danni godendomi il panorama fantastico.  Ecco un'immagine della valle, ed una    
del sottoscritto (foto by PWT Park    World Tour Italy Orienteering)      durante la (brevissima) gara. Il momento è difficile, perché mi  aspettano due gare Long e il morale è abbastanza basso. Cerco però di trovare le motivazioni e le risorse giuste, e il giorno dopo al passo Rolle la situazione cambia.  Intanto andiamo tutti, e la cose mi mette tranquillità. Inoltre, anche se come dicevo in precedenza la situazione parcheggi è complicata, trovo un buco vicino alla malga Rolle, e questo agevola notevolmente tutta la logistica con  il bimbo. Un altro tassello va nel posto giusto.

Vado in partenza piuttosto sereno, godendomi il panorama che è davvero mozzafiato...
Parto tranquillo, ma subito alla 1 commetto un errore prendendo come riferimento l'avvallamento sbagliato. Non mi perdo d'animo e studio una strategia non troppo suicida per la 2. In realtà ci riesco solo a metà, perché scendo in un posto troppo impervio quando invece c'era una stradina in costa che mi portava sul prato. Per la 3 corretta l'idea, ma poi non prendo la direzione giusta dalla torretta d'osservazione e devo ricorreggere nel bosco. Nei primi punti mi diverto molto, ma non raccolgo molto come performance. Poi comincio ad andare un po' meglio, e non commetto poi più grossi errori fino alla fine.
Molto lento nelle tratte 5-6 e 9-10 e 14-15 e 15-16, ma più che altro per la stanchezza e per evitare errori grossi.
Contento per aver tenuto duro alla 17 e alla 18, forse i punti più difficili, anche perché da affrontare quando già stanchi.



Alla fine chiudo in 1:44:19 una gara in M21A di 7.7 km + 420 mD+, quindi facendo 8:44 min/kmsf.
Probabilmente una delle mie migliori medie su una long di questo livello.
E ancora ci sono molte scelte migliorabili, che farebbero scendere di molto il tempo, a parità velocità di corsa.

Il terzo e ultimo giorno si corre a S. Martino di Castrozza.
La gara è data come la più tecnica delle tre, con un terreno complicato che mette a rischio le caviglie.
Contro ogni pronostico non parto male, e sulla 1 mi esalto abbastanza, interpretando bene la scelta.
Purtroppo sulla due, punto facilissimo, a causa di una detrazione, attacco il punto da una zona sbagliata e vado un po' nel pallone, non riuscendo a rilocalizzarmi in fretta. Capisco poi l'errore e rimedio, ma perdo un'eternità. Cerco di rifiatare alla 3, andando sulla strada per non commettere ulteriori errori.
Ho poi parecchie difficoltà ad interpretare il terreno andando alla 4, e infatti la mia azione risulta molto molto lenta.
Poi probabilmente faccio la scelta che mi consente di finire la gara...
Per la 5 decido di non infilarmi in mezzo, anche per via della salitona da affrontare, e opto per una via più lunga ma tutta su strada/sentiero, con un punto d'attacco piuttosto semplice ed evidente.
E infatti faccio il mio split migliore proprio lì.
Poi arrivano due punti per me difficili, la 6 e la 7, dove non riesco a trovare una buona strategia, e fatico in zona punto. Sono punti da 2/3 minuti ciascuno e ce ne metto rispettivamente 6 e 7.
In questi due punti secondo me sono racchiusi i miei problemi tecnici più importanti.
Poi la gara scorre via abbastanza bene e tecnicamente finisce alla 14.
Tempo finale 2:04:11 ma non faccio molte considerazioni agonistiche, troppi errori tecnici. Però contento di averla conclusa e di aver indovinato la tratta 4-5.



Concludo il blog con una immagine che è la più bella ed importante di tutto.


Alla prossima.



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