sabato 30 aprile 2016

Dallo svarione alla soddisfazione: Magreglio e Entracque

Se nel titolo compare la parola "svarione" che continua ad essere predominante anche nell'attività orientistica di quest'anno, va detto che per una volta devo far comparire la parola "soddisfazione", che è legata principalamente alla scomparsa dello svarione, e forse indice che qualcosa nella mia testa sta cambiando.

A cosa mi riferisco?
Alle ultime due gare disputate rispettivamente il 23/04 a Magreglio e il 25/04 a Entracque.

Partiamo da Magreglio, prima di una tre giorni di gare internazionali organizzate dal Nivana Verde.
Il 23/04 sono in programma sia la gara middle che la gara sprint, mentre il 24/04 c'è la long.

Decido di correre solo la middle, più che altro per tenermi qualcosina per Entracque, gara di casa organizzata dall'Oricuneo, la mia società, dove voglio cercare di cambiare passo.

Parto da Torino in compagnia dell'esperto Enzo Zamperin, anche lui Oricuneese come me.
Ci tengo a far bene, anche perché è dall'inizio della stagione che sono in una buona forma fisica ma non riesco assolutamente a trasformarla in risultati soddisfacenti.

Ed infatti, per continuare sulla linea della insoddisfazione, già al punto 1 riesco a fare una cosa totalmente inspiegabile (in realtà è spiegabile pensando ad una errata collocazione della svedese...) però in ogni caso non avrei dovuto commettere un errore del genere.

Provo a spiegare.
La svedese era sull'angolo di un recinto, e la mia mente l'ha collocata nel punto rosso. A quel punto la mia strategia era di aggirare il recinto privato andando a nord ovest e poi costeggiarlo, arrivare al prato e da lì scendere. Strategia poco furba già di suo, perché bastava scendere a sud sul sentiero, tagliare il prato e poi  scendere alla lanterna.
Il problema è che io ho fatto tutti questi ragionamenti ma poi li ho applicati all'altro recinto, in pratica come se la svedese fosse piazzata sul puntino verde.
Non mi spiego come non me ne sia accorto, anche già solo dalla direzione errata.
Fatto sta che alla fine ho fatto un giro assurdo e mi sono ritrovato alla 2. Un punto da 2 minuti fatto in più di sette minuti.
Botta clamorosa al morale e nessuna spiegazione plausibile (durante la gara).
Da lì ho praticamente cominciato la mia gara con il morale già sotto le scarpe.
Abbastanza bene punti 2 e 3, poi al 4 commetto la seconda cazzata totale della giornata.
Anche qui vale la pena spendere due parole.
La strategia è piuttosto semplice ed evidente. Andare fino all'incrocio di sentieri e poi seguire il puntino rosso.
Facile.
E invece no...
Proseguo inspiegabilmente fino a un bivio che non mi torna assolutamente.
Dopo un po' di panico riesco a capire la situazione e, pur perdendo almeno 3 minuti preziosi, salvo in corner la situazione re-inventando una strategia.
Alla fine faccio parecchia strada in più, ma non commettendo altre baggianate vado sicuro al punto aggirando la parete rocciosa.
Qui il morale subisce un altro duro colpo.



Qui sotto la mappa completa.
A parte il punto 6, dove parto con la strategia sbagliata (conveniva forse puntare alle due collinette a nord-ovest del 5) non corro troppo male gli altri punti dove commetto ancora qua e là delle sbavature. Ad esempio al punto 12 arrivo bene sotto la salita, ma poi mi areno sulla collinetta.
Tempo finale 1:12:04.






































Gara molto tecnica corsa piuttosto male. Il potenziale è tutto un altro, ma rimane ancora inespresso.

Lunedì 25/04 è invece la volta della middle di Entracque. Viaggiamo in compagnia dell'amico Michele Fiocca, atleta Elite romano che da qualche mese è a Torino per studio.
La giornata è di sole pieno, non troppo freddo, ed il ritrovo è al centro di sci di fondo, un posto da cui si gode un panorama eccelso sulle montagne (dove la neve caduta nella notte scintilla alla grande).

Che dire della gara... come per incanto riesco a togliermi di dosso i soliti problemi e corro sempre all'attacco, sempre in spinta, sempre convinto delle mie possibilità
Commetto l'unico vero errore per andare alla 7, dove decido di passare dalla parte sbagliata del recinto e mi creo un po' di problemi a scendere dai vari muretti, perdendo abbastanza tempo.
Anche la 11 potrebbe essere migliorabile, in quanto potevo scendere nel semiaperto subito dopo il verde, a ovest della strada, risparmiando un po' di strada.
Il punto 14 non era collocato bene, e per questo infatti faccio un po' di confusione per andare alla 15.
Tempo finale 45:01.

Terreno sicuramente meno tecnico di Magreglio, ma non provo di insidie, come denotano i vari errori commessi da molti veterani.
Nulla però mi toglie toglie la soddisfazione di una gara corsa come si deve, di un terzo posto davanti per 1 min 30s ad Andrea Bruno (che ringrazio per tutti gli allenamenti organizzati negli scorsi mesi e per i vari consigli da quando ho iniziato a fare orientamento).
Se mi avessero detto una cosa del genere anche solo l'anno scorso non ci avrei creduto...

Non mi aspetto di aver risolto i problemi, commetterò ancora molte sciocchezze.
Però ora so che posso fare bene. Bisogna continuare ad allenarsi duramente e crederci sempre.

Fino all'ultimo centimetro prima del finish...






4 commenti:

  1. Tu la 1 di Magreglio, io la 2 sempre di Magreglio... :-( :-( :-(
    (e dalla 2 in poi, tutte le altre compreso il finish)

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    1. SteGal non dire così che sei un campione! Anzi ERI un campione prima di passare ad altre mansioni, come hai scritto nel tuo ultimo blog :-) :-)

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  2. Viaggi in compagnia dell'atleta Michele Fiocca e della moglie Elisabetta che, povera, non viene mai nominata. Commento della suddetta moglie :-)!!!

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  3. vedi che hai fatto bene a ricominciare a scrivere :-)

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