Anche se un po' in ritardo mi accingo a commentare brevemente le due gare nazionali sprint a Brescia e Castelvetro del 28 e 29 Marzo scorso.
Giornate molto intense... vissute con il nostro amico Michele Fiocca.
Torino - Brescia il 28 al mattino, gara al pomeriggio, spostamento a Modena in serata (con rapida visita della città e cena con amici di Michele, molto simpatici) poi gara a Castelvetro di Modena il 29, pranzo in ottimo agriturismo in un posto meraviglioso vicino a Maranello con Damiano e Valentina, amici che abitano in zona e che non vedevamo da parecchio tempo.
Spostamento a Reggio Emilia, rapida visita alla città e ritorno a Torino il giorno successivo.
Essendo riusciti a essere a casa il lunedì in tarda mattinata ho anche pensato bene di andare a "defaticare" in collina... altri 15 km e 600 m di dislivello di corsa su sentiero.
Ma veniamo alle gare. La gara a Brescia doveva essere tutta al di fuori del castello, quindi una gara più scorrevole, per velocisti puri. In realtà a causa dei problemi legati ad una manifestazione, gli organizzatori hanno deciso di far correre, praticamente, solo nel castello.
Il castello di Brescia è una di quelle cose che rendono una sprint davvero difficile, provare per credere! Ci sono molti passaggi stretti e difficilmente visibili in carta, sottopassaggi, scale, in generale molti modi per arrivare in un posto, alcuni più intelligenti, altri meno, e la difficoltà di dover fare in fretta a decidere rende la sprint molto più avvincente.
La gara, come spesso mi accade, non parte nel migliore dei modi, qui complice anche la stampa su carta di non alta qualità (comprensibile vista la necessità di rifare in fretta e furia i percorsi all'ultimo momento) e quindi affronto il punto 1 con molta indecisione, tipico di quando non si è entrati subito in carta. Poi però le gambe ci sono e lo dimostro nei punti 2 e 3, correndo come se non ci fosse un domani... troppo forse visto che poi, sempre correndo decisamente forte, commetto un errorino al 4 (prontamente corretto, ma son sempre secondi preziosi). Perdo tutta la baldanza andando al 5, dove le curve di livello e le scale impartiscono una severa lezione alla mia preparazione fisica. Fortunatamente sono abbastanza lucido e non tento di mantenere un ritmo impossibile, e mi comporto piuttosto bene nei punti difficili, ovvero 6,7,8,9,10. In particolare 6 e 7 sono davvero tosti, e richiedono alcuni secondi da fermo per capire cosa fare. A quel punto capisco che sono uscito dalle difficoltà del castello, e riprendo a tenere un ritmo di corsa elevato per i punti 11,12,13,14,15 dove mi comporto nuovamente abbastanza bene. Al 16, un punto di una semplicità disarmante riesco a commettere la seconda grossa cavolata della giornata, che evito di commentare... la traccia GPS come direbbe il buon Freddy Mercury in Breakthru "speaks books"...
A quel punto sprinto verso la 100 e un simpatico fotografo mi coglie anche nella ripartenza...
una bella foto, che da poco è diventata l'immagine del mio profilo su Facebook (grazie alla segnalazione di Marco Della Vedova!).
Poi all'arrivo se ci fosse stato un prato mi ci sarei buttato dandomi dell'idiota, come scrisse il buon Pedrotti in un suo blog, ma in realtà vedo solo il buon Stefano Galletti (che saluto) intento a commentare la gara, sempre con grande simpatia e professionalità.
27 minuti, a 07:57 min/kmsf mentre i buoni Zagonel, Seppi (Andrea) e Curzio volavano nelle prime 3 posizioni con tempi totalmente inarrivabili.
16° su 26 partecipanti, contento per come ho gestito il castello, molto meno per altri errori evitabilissimi. A essere onesti, mi sarei potuto giocare il 15° o il 14° posto, avessi evitato gli errori, togliendo 2 o 3 minuti, ma non molto di più.
Il giorno dopo a Castelvetro di Modena (borgo veramente bellissimo) parto molto concentrato, deciso a fare un po' meglio del giorno precedente.
E naturalmente al primo punto riesco subito a dare il meglio di me, non vedendo una scala enorme, e facendo il giro lungo. La cosa buona è che, con partenza decisamente in salita, non spingo al massimo. Poi 2,3,4 sono ok, a parte il 4 dove ho una indecisione perché non vedo il mini-passaggio nella siepe. Anche qui comunque tengo un ritmo di corsa non troppo sostenuto. Alla 5, che chiude la farfalla, commetto forse l'unico vero errore un po' grave della gara, a causa della perdita di concentrazione. Appena mi rendo conto dell'errore comunque recupero in fretta. Dal 6 in avanti comincia un'altra gara, sempre in anticipo con la lettura dei punti, e in progressione. Addirittura corro lo sprint finale dalla 100 al finish intorno a 02:50 min/km.
Concludo in 23:27, 9° su 21 partiti, davvero molto soddisfatto per la prestazione, probabilmente la mia miglior sprint di sempre, soprattutto considerando che era una gara di livello nazionale, come quella a Brescia.
La condizione fisica c'è e sta costantemente crescendo (anche se mentre scrivo purtroppo sto ancora soffrendo di un piccolo infortunio al vasto mediale sinistro, che spero rientri in fretta...) e andrebbe sfruttata ancora meglio. Il potenziale della corsa è superiore a quanto fatto finora in gara, ma per sfruttarlo al 100% bisogna avere una condizione tecnica e mentale all'altezza (banalmente la testa deve stare dietro alle gambe).
Speriamo che nel prosieguo della stagione i miglioramenti continuino ad esserci.
Ciao ti consiglio x la prossima volta di allargare la traccia di quickroute che mi sembra troppo fina e di settare diversamente i colori che indicano la velocità (se guardi in alto a destra).
RispondiEliminaPer il resto complimenti, belle analisi.
Raus
ciao Stefano. si, hai ragione cerco di migliorarla. grazie del commento. ci vediamo alle gare. Fabrizio
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