domenica 2 dicembre 2012

14/10/2012 - Entracque


Sono particolarmente contento di poter scrivere questo post sul mio blog, per una serie di motivi. 
Trattandosi di una gara promozionale organizzata dalla società a cui appartengo, l'Oricuneo, è sempre motivo di orgoglio vedere l'impegno profuso dagli organizzatori per rendere possibile la competizione; poi si corre su una carta totalmente nuova, realizzata con grande professionalità dal cartografo Remo Madella grazie al contributo del Parco naturale Alpi Marittime. 
Ma il motivo principale è che andare a correre a Entracque mi ha permesso di vedere per la prima volta il 
Centro Faunistico Uomini e Lupi. 
In quanto amante della natura e adoratore dei lupi, non posso fare a meno di divagare un po' dal "solito" orienteering per fornire qualche informazione che spero possa essere utile a chi fosse interessato al centro e al tema più generale delle aree protette. 

Molte persone associano il concetto di "centro faunistico" al concetto di "zoo", e si aspettano sempre di poter vedere gli animali dal vivo e da vicino, per poter scattare foto e dire agli amici che hanno visto questo o quell'animale. Questa associazione concettuale è profondamente sbagliata.
Uno zoo è un luogo piuttosto deprimente dove degli animali vengono sfruttati per generare profitto grazie alla curiosità (e forse molto spesso anche all'ignoranza) dei visitatori. 
Un centro faunistico come questo di Entracque, nasce con delle finalità che sono anni luce lontane dalle finalità di uno zoo. L'obiettivo principale è quello di accudire i lupi in difficoltà, per permetterne il reinserimento nei boschi a guarigione avvenuta o, qualora questo non fosse possibile, mantenerli nel centro per consentire loro una vita serena in un habitat compatibile con quello che trovano in natura. 
Vi possono quindi essere periodi in cui il centro ospita dei lupi e periodi in cui non ne ospita. 
Quando qualche lupo è ospite del centro, è possibile effettuare una visita anche nell'area faunistica, dove la cosa interessante è che i lupi sono "in libertà" e il visitatore deve seguire un percorso che conduce a una torretta di avvistamento, e quindi è l'uomo a essere "in gabbia". 
Non sempre è possibile avvistare i lupi, ma la visita deve essere apprezzata a prescindere dall'avvenuto avvistamento. 
Nel centro vengono inoltre condotti studi scientifici sulla genetica  e sulle modalità di spostamento e vita in branco dei lupi.
Per avere ulteriori informazioni si può visitare il sito internet
http://www.centrouominielupi.it/


Tornando invece all'orienteering, tre sono i tracciati predisposti, uno corto, uno medio e uno lungo. Scelgo il lungo, e gareggio con altri sette atleti, tra cui il buon Massimo Ghirardi, che parte 2 minuti prima di me. Parto abbastanza bene, e guadagno i primi 5 punti senza grosse difficoltà. Apprezzo molto il punto 6, con passaggio in mezzo al paese. La gara prosegue senza intoppi fino al punto 11. 
Addirittura al punto 10 intravedo Massimo, e mi metto in testa di superarlo (non ci riuscirò :-) purtroppo).  
Al 12 ho qualche problema a trovare la lanterna, a causa di un probabile difetto della mappa (muro di contenimento più lungo di quanto appare in carta). Bene 13-14-15, ma alla 16 rimango vittima dell'errato posizionamento della lanterna, come molti altri concorrenti. Va detto che anche qui la carta
non corrisponde al 100% alla realtà. 
Alla fine guadagno un buon terzo posto, pur non avendo fatto una gara impeccabile.

Il giudizio complessivo sulla adeguatezza del posto per fare gare CO è buono, terreno interessante anche se un po' complicato a causa di prati allagati in alcuni punti, ma il potenziale della carta è molto buono, soprattutto per gare tecniche su terreno in prevalenza aperto.