Vi chiederete forse di quale posto stia parlando, ma andiamo con ordine.
Nei giorni 30-31 Luglio e 1 Agosto 2013 si è svolta la 3 jours du Briançonnais che, se non si fosse capito era appunto nel Briançonnais, ovvero la zona nei dintorni di Briançon, città nota per il suo centro storico unico e bellissimo, contornato dalle splendide fortificazioni di Vauban, il tutto patrimonio dell'Unesco.
Il primo giorno si correva la gara a media distanza, proprio nei boschi circostanti ad una delle svariate fortificazioni di Vauban. Posto molto bello, ma caldo piuttosto intenso, anche se ci si trovava intorno ai 1300 m di quota. Lunga e piacevole la passeggiata su sentiero sterrato che porta alla partenza della gara.
Al via per il primo punto la gara si fa subito interessante, perché si addentra immediatamente in un bosco verde 1. Scelgo di usare come punto di attacco una leggera curva del sentiero, e fortunatamente azzecco la giusta strategia. Qualche tentennamento per scendere al punto 2 (non ero sicuro di aver individuato il giusto ruscello) mentre ottimo azimut per andare al 3. Qualche piccolo pasticcio per andare al 4, dove scendo abbastanza inutilmente al sentiero, giusto per avere conferma della posizione. Semplice il 5, poi piuttosto fisico il 6, ma abbastanza individuabile, grazie alla presenza dei prati ben delimitati. Bel tratto in curva di livello per andare al 7, con grosso masso a circa tre quarti di tratta che consentiva un aggiustamento della direzione di marcia. Facile il punto 8, e nuovamente fisico il punto 9.
Nessun problema per 10,11,12, poi nuovamente abbastanza fisico il 13, soprattutto nel primo tratto. Duro anche il 14, e neanche troppo semplice, dato che non bisognava perdersi tra i 1000 sentieri e tracce di sentiero presenti. Semplice il 15, mentre combino qualche pasticcio per il 16, a dimostrazione del fatto che i "semiaperti" non sono esattamente miei amici... Ancora qualche problema nella ripartenza dal 16, ma poi mi riprendo e concludo facilmente 18 e 19.
Gara da 4 km + 340 m di dislivello, per un totale di 7.4 kmsf, percorsa in 1:14:09 a una media quindi di 10 min/kmsf.
Oserei dire che, a parte un paio di sviste, ho disputato una delle mie migliori gare per ora. Sempre concentrato, ho dosato le forze nelle salite e non ho mai perso la lucidità nella lettura della carta.
Il secondo giorno si correva invece la gara sprint nel centro storico di Briançon. Purtroppo la registrazione dei dati con il Garmin non è stata soddisfacente, complice probabilmente la perdita di segnale, a tratti, nei sottopassaggi.
Non commenterò la gara nei singoli passaggi, non avendo appunto a disposizione la traccia GPS, mi limito a dire che è stata una sprint piuttosto fisica, con un paio di punti tecnici. Non ho corso male, ma nuovamente un paio di disattenzioni mi hanno impedito di fare la miglior gara possibile.
Ma veniamo ora al terzo ultimo giorno di questa 3 jours du Briançonnais, e ora si potranno capire meglio le frasi iniziali di questo blog. Il terzo giorno, si correva infatti a Montgenevre, località di montagna a 1850 m slm, bellissima stazione sciistica e luogo incantevole soprattutto d'estate, con i suoi bellissimi boschi e le mille opportunità per fare sport immersi nella natura. Ho la fortuna di avere una casa in questo posto da moltissimi anni e di esserci molto affezionato. Ecco perchè da quando ho iniziato a fare orientamento, sognavo di poter fare una gara a Monginevro.
Per chi conosce il posto, partenza circa a metà della cabinovia degli Chalmettes. Abbastanza semplice il primo punto al limitare di un boschetto alla fine della pista che portava al (ormai non più presente) vecchio ski-lift del Barral. Secondo punto piuttosto fisico ma semplice, in avvicinamento alla zona del Gondrand (per chi non conoscesse la zona, trattasi di un vulcano spento di spiccato interesse geologico). Punto tre senza particolari problemi, poi per andare al quattro c'era la prima vera sfacchinata della giornata.
Si veniva mandati nel bosco del Brousset, pertanto si era obbligati a passare dall'arrivo della cabinovia degli Chalmettes. Si continuava poi nello stesso bosco costeggiando un corso d'acqua, su un terreno piuttosto ripido ed insidioso per andare al 5. Bella traversata per finire nel bosco della Doire, parte finale di un bellissimo fuori-pista invernale, il 6 si trovava facilmente. Anche il 7 in teoria non era complicato, ma per una disattenzione finisco un po' lungo e devo risalire.
Ecco finalmente arrivare, come ogni "long" che si rispetti, il punto con la lunga traversata. Solo che qui la traversata era decisamente "tanto" lunga. Me ne sono accorto ancora prima di partire per andare al punto 8, avendo capito dalla mappa esattamente dove si trovava... per chi è pratico sulle pendici dello Janus. Quasi due km in linea d'aria come si evince guardando la mappa. Il punto, poi era collocato in una zona molto ripida. Mi rendo conto solo ora che, all'attacco dalla curva, avrei dovuto cercare subito una risalita per poi rimanere in una zona un po' più piana, avrebbe sicuramente facilitato la ricerca del punto di controllo, e ridotto la fatica fisica. Da lì, 5 punti (fino al 13) non difficili, per poi l'ultima parte, davvero tostissima. Punto 14 fisicamente tremendo, si saliva quasi in cima al Prarial, 15 e 16 interessanti dal punto di vista orientistico, che servivano a spostarsi nella zona del Tremplin punto 17 tragico, situato su una discesa ripidissima nel bosco del Tremplin (vicino a dove anni fa mi prese una valanga).
Forse avrei dovuto cambiare strategia e approcciare il punto scendendo dalla pista, per pi girare a destra, ma onestamente ero troppo distrutto per fare questi ragionamenti.
Nessun problema al punto 18.
Gara di 7.150 km + 420 m di dislivello, ovvero 11.35 kmsf, corsa in 2:33:15, quindi circa 13:48 min/kmsf.
Che dire... gli ultimi 4/5 punti percorsi con pochissima forza rimanente e poca lucidità, con il solo obiettivo di finire la gara. Alcuni errori assolutamente evitabili, ma tutto sommato sono contento della tenuta fisica su una distanza così impegnativa, oltretutto sempre sopra i 1900 metri di dislivello.
Spero vivamente di poter nuovamente correre su questa carta a breve, magari una middle.
La considero davvero la mia gara di casa...
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